Torta ODIO AMORE con limoni e farina di mandorle, senza farina, senza glutine e senza lattosio

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Oggi è il Giorno della Memoria e quando si hanno bambini non è possibile dimenticare.

I bambini in qualche modo ci costringono a raccontare, a scavare dentro noi stessi, nelle nostre paure, nel nostro passato.

I bambini sono avidi di conoscenza e non si accontentano di chiarimenti lasciati in sospeso o appena accennati.

I bambini indagano e ragionano in modo alternativo, e arrivano a porre domande schiette, dirette, dolorose.

Mamma che cosa è l’olocausto?”

“Perché hanno ucciso tutte quelle persone? E perché nessuno ha fatto nulla per fermarli?”

Mamma, ho paura, può succedere ancora?”

Queste sono solo alcune domande che Alice mi ha posto in questi giorni, visto che a scuola hanno parlato del giorno della memoria.

Non si può far finta di nulla, non si può tacere, i bambini hanno bisogno di risposte che magari non abbiamo.

Anche se ha solo otto anni si interroga e cerca di capire come si è potuti arrivare a tanto odio, tanta violenza e io, purtroppo, una spiegazione a questo non ce l’ho.

Non è facile spiegare né capire, ma è giusto raccontare e ricordare.

Le parole ovviamente devono essere adeguate all’età e alla sua sensibilità: Alice ha molta paura della morte, è un argomento che la lascia smarrita e turbata e quindi affrontare certi discorsi diventa doloroso.

Mi chiede: “perché così tanta cattiveria? Perché la guerra?”

L’unica risposta che sono riuscita a darle è questa: “Ami Agata?” E prontamente mi risponde:“Certo! È mia sorella!!”

”Ma litighi molto spesso con lei, vi dite cose cattive, a volte non vi parlate più e vi picchiate. Ecco, la guerra è questo, non riusciamo ad accettare le differenze neanche di nostra sorella, urliamo, e alziamo le mani. Si inizia così, con cose da poco: ha preso il mio cerchietto, non vuole fare il mio gioco. Tutte le guerre cominciano così. Cerca di accettare lei COSI’ COME E’, inizia ad andare d’accordo con lei e il mondo sarà già un posto migliore”

So che non basta, che è riduttivo, ma per una bambina è già molto.

Le sue lacrime sincere cadono sulle mie mani, lacrime per tutta la sofferenza passata, per lo sgomento di scoprire l’odio, lacrime di paura.

Magari quelle piccole gocce potessero lavare via un poco di odio.

In questa giornata difficile, vi lascio una torta facile, fresca, senza glutine poiché priva di farina, senza latticini, senza nemmeno olio.

E’ una torta particolare perché molto umida, ma ciò che la rende unica è l’amaro.

Essendo fatta con i limoni interi il sapore è veramente intenso.

Quindi se non amate molto i limoni o il gusto amaro questa torta non fa per voi.

E’ una torta che si ama o si odia.

Anche da noi ci sono stati pareri discordanti: le bambine ovviamente l’hanno odiata, Marco ne era entusiasta e addirittura Claudio, il mio vicino, ha detto che è la torta più buona che io abbia mai fatto (e vi assicuro che sono TAAAANTE).

Personalmente l’ho apprezzata, ma l’amaro finale in bocca non mi fa impazzire.

La ricetta originale l’ho presa da IL CUCCHIAIO D’ARGENTO, modificandola leggermente, e come potete vedere anche i commenti su questo sito sono discordanti: alcuni addirittura l’hanno definita immangiabile.

Dipende anche molto da che limoni scegliete: devono essere molto molto maturi e abbastanza dolci. I limoni che si possono mangiare a morsi per intenderci. In più dovendo usare tutto è obbligatorio scegliere quelli biologici visto che sugli agrumi molto spesso usano sostanze nocive.

Se la fate mettetemi al corrente se L’AMATE O L’ODIATE.

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INGREDIENTI PER UNA TORTIERA DA 24 CM

2 limoni biologici medi

3 uova

300 grammi di farina di mandorle*

200 grammi di zucchero

½ cucchiaino da caffè di cremor tartaro*

½ cucchiaino da caffè di bicarbonato per attivare il cremor tartaro

1 tazzina da caffè di acqua

PER LA GLASSA

120 grammi zucchero a velo*

35 grammi di acqua

qb gocce di limone

*ingredienti a rischio contaminazione per celiaci

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Iniziate facendo bollire in acqua fredda i due limoni interi per circa 20 minuti.

Scolateli e fateli raffreddare.

Successivamente tagliateli in due ed eliminate tutti i semi. Se volete per facilitare questa operazione potete “spremerli” ma ricordatevi che vi serviranno TUTTE le parti del limone. Buttate solo i semi.

Accendete il forno a 160 gradi.

Ora tritate tutto, succo e buccia, aggiungendo l’acqua.

Tritate a più riprese, mescolando spesso con una spatola. Otterrete una crema densa e profumatissima. Se non siete riusciti a tritare bene tutto dovrete filtrarla con un colino.

Di questa crema dovete prelevarne solo 250 grammi da utilizzare per la torta.

Ora montate le uova con lo zucchero fino a quando saranno chiare (per me circa 20 minuti) e quando saranno spumose aggiungete i 250 grammi di crema di limone e mescolate.

Ora aggiungete anche la farina di mandorle, il cremor tartaro e il bicarbonato e mescolate.

Il composto sarà molto denso.

Versare nella tortiera ricoperta con carta forno e livellate bene.

Infornate per almeno 60 minuti.

FATE ATTENZIONE ALLA COTTURA. Non essendoci farina lo stecchino vi uscirà pulito ma non è detto che sia cotta. Deve essere bella dorata e con delle crepe sulla superficie.

Nel dubbio lasciate cuocere ancora 10 minuti.

Una volta sfornata lasciatela raffreddare.

Per la glassa unite lo zucchero con l’acqua e le gocce di limone. Mescolate bene.

Versate sulla torta e spalmate.

La glassa diventerà dura in seguito al totale raffreddamento.

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NOTE
  1. Se volete cercare di ridurre l’amaro potete togliere la parte fibrosa all’interno dei limoni una volta aperti dopo la cottura. Vedrete come dei pallini bianchi e basterà raschiarli con un coltello. Io ho provato ma l’amaro si riduce di poco.

  2. Non cercate di aumentare lo zucchero poiché non farà sparire l’amaro.

  3. La cottura è fondamentale: troppo poco e la torta sarà cruda al centro, troppo e non avrà quell’aspetto umido che la caratterizza. Se per sbaglio la sfornate poco cotta non preoccupatevi, è successo anche a me, NON BUTTATELA. Il giorno dopo con il frullino per montare sbattete un uovo e aggiungete la torta poco cotta a pezzi insieme a del latte vegetale per ammorbidire e ricuocete il tutto per circa 45 minuti. 😉 Non sarà così morbida e umida ma almeno non avrete buttato nulla!!!!

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Con questa ricetta partecipo al consueto appuntamento del venerdì del Gluten free Travel and Living, il 100% Gluten free (fri)Day!

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23 pensieri su “Torta ODIO AMORE con limoni e farina di mandorle, senza farina, senza glutine e senza lattosio

  1. Avevo fatto una torta simile l’anno scorso per San Valentino, al limone senza glutine e senza lattosio usando limoni interi ma per ovviare all’amaro avevo abbinato il cioccolato bianco di soia, per la mia torta mi ero ispirata alla caprese bianca al limone …

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  2. Hai ragione, non è facile spiegare il perché, così come non è facile spiegare come mai si è permesso tutto questo… E ieri come oggi succedono cose che la mente umana non dovrebbe concepire…Purtroppo, fra l’altro, nemmeno ricordare e far conoscere, impedisce agli uomini di ripetere gli errori e gli orrori…
    Per la torta, non so se avrò il coraggio di rifarla 😉

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  3. Se utilizzo 300 gr di mandorle escono 300 gr di farina di mandorle? Mi piacerebbe provare questa torta! Io personalmente amo i limoni, voglio vedere proprio da che parte stare 🙂
    Quand’ero piccola, ora ho notato che sono cambiati i programmi scolastici, in quinta ci hanno fatto fare la seconda guerra mondiale. Io ero una piccola secchia e mi piaceva tanto leggere il libro durante le vacanze, quell’anno c’era mio zio e gli chiesi perché i tedeschi avessero fatto tutto quel macello. Lui mi spiegò con una tale freddezza tutti gli avvenimenti, le motivazioni dell’odio, la politica… Tutto. Quella spiegazione ancora la ricordo, anche se son passati una cosa come 10 anni.

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  4. Welda Cara! Finalmente, dopo un sacco di tempo, torno a trovarti…Ci sono sempre cose importanti da leggere qui, e pensieri profondi su cui riflettere…Oggi però salto direttamente alla torta al limone: ti dirò che già il mio rapporto con il Cucchiaio d’argento è di odio/amore. Non sono ancora riuscita a capire da che parte stare…e trovo curioso che una torta riesca a dividere così gli animi! Interessante! Un abbraccio…

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  5. D’impatto amo questa torta, forse perchè amo tanto i limoni!
    Una fettina con un thè verde non la disdegnerei affatto, tra l’altro si presenta in modo molto invitante!
    Un bacino ad Alice ed Agata, abbiamo consegnato loro un pezzo di brutta storia.
    Un abbraccio da Affy ♥

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